Come raccogliere ed inviare i dati

Da Sezione Stelle Variabili - Unione Astrofili Italiani.

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Al fine di utilizzare una metodologia condivisa si raccomanda vivamente di seguire alcune raccomandazioni:  
Al fine di utilizzare una metodologia condivisa si raccomanda vivamente di seguire alcune raccomandazioni:  
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*Per le variabili pulsanti, utilizzare sempre un filtro fotometrico Johnson-Cousin preferibilmente V <br>
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*Per le variabili pulsanti, utilizzare sempre un filtro fotometrico Johnson-Cousin preferibilmente V <br>  
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*Per le variabili pulsanti, oppure per le bianrie eclisse nel caso in cui ciò sia esplicitamente richiesto dal coordinatore controllare che nel campo inquadrato ci sia la stessa stella di riferimento indicata nella cartina; le stelle di controllo possono essere anche diverse<br>
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*Per le variabili pulsanti, oppure per le bianrie eclisse nel caso in cui ciò sia esplicitamente richiesto dal coordinatore controllare che nel campo inquadrato ci sia la stessa stella di riferimento indicata nella cartina; le stelle di controllo possono essere anche diverse<br>  
*Esporre le immagini per un tempo sufficiente che consenta il massimo rapporto segnale rumore S/N facendo attenzione al tempo stesso che nell'istante del massimo la stella non raggiunga la saturazione del CCD  
*Esporre le immagini per un tempo sufficiente che consenta il massimo rapporto segnale rumore S/N facendo attenzione al tempo stesso che nell'istante del massimo la stella non raggiunga la saturazione del CCD  
*Se la CCD è dotata di antiblooming esporre per un tempo che consenta il massimo rapporto segnale rumore S/N facendo attenzione al tempo stesso che in nessun pixel si superi il valore limite di ADU oltre il quale il sensore non risponde più linearmente. <u>Chi ha una camera con dispositivo antiblooming deve determinare sperimentalmente tale limite</u> (questo aspetto non è critico per le osservazioni dei minimi di binarie a eclisse).  
*Se la CCD è dotata di antiblooming esporre per un tempo che consenta il massimo rapporto segnale rumore S/N facendo attenzione al tempo stesso che in nessun pixel si superi il valore limite di ADU oltre il quale il sensore non risponde più linearmente. <u>Chi ha una camera con dispositivo antiblooming deve determinare sperimentalmente tale limite</u> (questo aspetto non è critico per le osservazioni dei minimi di binarie a eclisse).  
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*Le dimensioni del settore per la misurazione del fondo cielo (annulus) devono essere ampie evitando che al suo interno vi cadano stelle di fondo cielo per quanto poco luminose.
*Le dimensioni del settore per la misurazione del fondo cielo (annulus) devono essere ampie evitando che al suo interno vi cadano stelle di fondo cielo per quanto poco luminose.
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Ulteriori approfondimenti possono essere trovati nel [http://www.aavso.org/observing/programs/ccd/manual/4.shtml#1 capitolo 4] del Manuale di fotometria CCD dell'AAVSO (in inglese).
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Ulteriori approfondimenti possono essere trovati nel [http://www.aavso.org/observing/programs/ccd/manual/4.shtml#1 capitolo 4] del Manuale di fotometria CCD dell'AAVSO (in inglese).  
==== Come inviare le osservazioni  ====
==== Come inviare le osservazioni  ====
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Il file dati in formato TXT dovrebbe essere composto da 4 colonne come nell'esempio seguente:  
Il file dati in formato TXT dovrebbe essere composto da 4 colonne come nell'esempio seguente:  
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"T (JD)","Obj1","Ref1","Chk1"<br> 2454238.35347,-0.0722,0,1.7527<br> 2454238.35563,-0.0658,0,1.7560<br> 2454238.35775,-0.0582,01.7597<br> 2454238.36199,-0.0283,0,1.7663
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"T (JD)","Obj1","Ref1","Chk1"<br> 2454238.35347,-0.0722,0,1.7527<br> 2454238.35563,-0.0658,0,1.7560<br> 2454238.35775,-0.0582,01.7597<br> 2454238.36199,-0.0283,0,1.7663  
dove T(JD) è la data giuliana geocentrica senza cioè la correzione eliocentrica, Obj1 la magnitudine della variabile, Ref1 la magnitudine della stella di confronto (in inglese ''Reference'') che abbiamo detto di porre sempre eguale a zero e Chk1 la magnitudine della stella di controllo (in inglese ''Check'').  
dove T(JD) è la data giuliana geocentrica senza cioè la correzione eliocentrica, Obj1 la magnitudine della variabile, Ref1 la magnitudine della stella di confronto (in inglese ''Reference'') che abbiamo detto di porre sempre eguale a zero e Chk1 la magnitudine della stella di controllo (in inglese ''Check'').  
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La data giuliana deve avere almeno 5 decimali (ma 6 sono inutili). Per le magnitudini sono più che sufficienti 3 decimali.  
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La data giuliana deve avere almeno 5 decimali (ma 6 sono inutili). Per le magnitudini sono sufficienti 3 decimali.  
La magnitudine della stella di confronto deve essere impostata a zero in modo da avere curve di luce fra loro comparabili con la sola differenza di magnitudine rispetto alla stella di riferimento. Nel file dei dati la colonna della magnitudine di confronto sarà quindi una colonna di zeri.  
La magnitudine della stella di confronto deve essere impostata a zero in modo da avere curve di luce fra loro comparabili con la sola differenza di magnitudine rispetto alla stella di riferimento. Nel file dei dati la colonna della magnitudine di confronto sarà quindi una colonna di zeri.  
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Il nome del file contenente i dati deve essere in accordo a questa convenzione:  
Il nome del file contenente i dati deve essere in accordo a questa convenzione:  
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'''VARNAME_YYYYMMGG_OBS.txt'''  
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'''VARNAME_YYYYMMGG_OBS_FILTER.csv'''  
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Esempio: AC_And_20070516_PCC.csv dove PCC è il codice dell'oservatore.  
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Esempio: AC_And_20070516_PCC.csv dove PCC è il codice o il nome dell'osservatore.  
La data YYYYMMGG si riferisce sempre all'inizio della nottata anche nel caso che le osservazioni inizino dopo la mezzanotte.  
La data YYYYMMGG si riferisce sempre all'inizio della nottata anche nel caso che le osservazioni inizino dopo la mezzanotte.  
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Per il file dove riportare i dati relativi alla serata (LogBook) useremo un file TXT (va benissimo l'utilizzo di NOTEPAD a corredo di tutti i sistemi operativi vecchi e nuovi). Anche in questo caso il nome del file deve essere in accordo a questa convenzione:  
Per il file dove riportare i dati relativi alla serata (LogBook) useremo un file TXT (va benissimo l'utilizzo di NOTEPAD a corredo di tutti i sistemi operativi vecchi e nuovi). Anche in questo caso il nome del file deve essere in accordo a questa convenzione:  
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'''VARNAME_YYYYMMGG_OBS_LOGBOOK.txt'''  
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'''VARNAME_YYYYMMGG_OBS_FILTER_LOGBOOK.txt'''  
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Esempio: AC_And_20070516_PCC_LogBook.txt dove PCC è il codice dell'osservatore.<br>  
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Esempio: AC_And_20070516_PCC_V_LogBook.txt dove PCC è il codice (o il nome dell'osservatore).<br>  
Un esempio di lobook puà essere scaricato [http://stellevariabili.uai.it/images/d/d2/VARNAME_YYYYMMGG_OBS.txt qui].  
Un esempio di lobook puà essere scaricato [http://stellevariabili.uai.it/images/d/d2/VARNAME_YYYYMMGG_OBS.txt qui].  
[[Category:Sezione_RR_Lyrae_e_variabili_pulsanti]]
[[Category:Sezione_RR_Lyrae_e_variabili_pulsanti]]

Versione corrente delle 19:42, 16 mar 2011

Come osservare

Al fine di utilizzare una metodologia condivisa si raccomanda vivamente di seguire alcune raccomandazioni:

  • Per le variabili pulsanti, utilizzare sempre un filtro fotometrico Johnson-Cousin preferibilmente V
  • Per le variabili pulsanti, oppure per le bianrie eclisse nel caso in cui ciò sia esplicitamente richiesto dal coordinatore controllare che nel campo inquadrato ci sia la stessa stella di riferimento indicata nella cartina; le stelle di controllo possono essere anche diverse
  • Esporre le immagini per un tempo sufficiente che consenta il massimo rapporto segnale rumore S/N facendo attenzione al tempo stesso che nell'istante del massimo la stella non raggiunga la saturazione del CCD
  • Se la CCD è dotata di antiblooming esporre per un tempo che consenta il massimo rapporto segnale rumore S/N facendo attenzione al tempo stesso che in nessun pixel si superi il valore limite di ADU oltre il quale il sensore non risponde più linearmente. Chi ha una camera con dispositivo antiblooming deve determinare sperimentalmente tale limite (questo aspetto non è critico per le osservazioni dei minimi di binarie a eclisse).
  • Per le variabili pulsanti, osservare quanto più a lungo possibile in modo da raccogliere dati relativi a tutte le fasi della curva di luce e non solo intorno al massimo; per i minimi di binarie a eclisse, è sufficiente che l'osservazione copra un adeguato intervallo di variazione, simmetricamente rispetto al minimo, tale da che consentire la stima dell'istante centrale del minimo.

Come effettuare l'analisi fotometrica

Anche qui alcuni semplici raccomandazioni consentono di massimizzare il rapporto S/N ovvero:

  • Calibrare le immagini sottraendo i Dark Frames e dividendo per il Master Flat a cui si è in precedenza sottratto il suo Dark Frame specifico. La mancanza di queste operazioni non pregiudica i dati ma ne riduce la precisione. In ogni caso nel LogBook dovrà essere indicato il trattamento di calibrazione effettuato
  • Nella fotometria ad apertura utilizzare un raggio in pixels pari a circa 1,5 volte la Full Width at Half Maximum (FWHM) espressa in pixels
  • Utilizzare se il sistema lo consente un valore del gap in modo da evitare che le "ali" della stella influenzino la misura di fondo cielo
  • Le dimensioni del settore per la misurazione del fondo cielo (annulus) devono essere ampie evitando che al suo interno vi cadano stelle di fondo cielo per quanto poco luminose.

Ulteriori approfondimenti possono essere trovati nel capitolo 4 del Manuale di fotometria CCD dell'AAVSO (in inglese).

Come inviare le osservazioni

L'invio dei dati dovrà avvenire tramite l'invio dei seguenti files al coordinatore delle osservazioni:

  • file TXT contenente i dati osservativi (tempo UT a metà esposizione e magnituidni)
  • file TXT contenente tutte le informazioni relative al sito, all'osservatore, al meteo, alla strumentazione, alle condizioni di ripresa, al software di acquisizione e riduzione e alla riduzione fotometrica (diario delle osservazioni; in inglese LogBook)

Il file dati in formato TXT dovrebbe essere composto da 4 colonne come nell'esempio seguente:

"T (JD)","Obj1","Ref1","Chk1"
2454238.35347,-0.0722,0,1.7527
2454238.35563,-0.0658,0,1.7560
2454238.35775,-0.0582,01.7597
2454238.36199,-0.0283,0,1.7663

dove T(JD) è la data giuliana geocentrica senza cioè la correzione eliocentrica, Obj1 la magnitudine della variabile, Ref1 la magnitudine della stella di confronto (in inglese Reference) che abbiamo detto di porre sempre eguale a zero e Chk1 la magnitudine della stella di controllo (in inglese Check).

La data giuliana deve avere almeno 5 decimali (ma 6 sono inutili). Per le magnitudini sono sufficienti 3 decimali.

La magnitudine della stella di confronto deve essere impostata a zero in modo da avere curve di luce fra loro comparabili con la sola differenza di magnitudine rispetto alla stella di riferimento. Nel file dei dati la colonna della magnitudine di confronto sarà quindi una colonna di zeri.

Il nome del file contenente i dati deve essere in accordo a questa convenzione:

VARNAME_YYYYMMGG_OBS_FILTER.csv

Esempio: AC_And_20070516_PCC.csv dove PCC è il codice o il nome dell'osservatore.

La data YYYYMMGG si riferisce sempre all'inizio della nottata anche nel caso che le osservazioni inizino dopo la mezzanotte.

Personalmente uso i file CSV generati da MaxImDL ma qualunque altro programma va benissimo.

Per il file dove riportare i dati relativi alla serata (LogBook) useremo un file TXT (va benissimo l'utilizzo di NOTEPAD a corredo di tutti i sistemi operativi vecchi e nuovi). Anche in questo caso il nome del file deve essere in accordo a questa convenzione:

VARNAME_YYYYMMGG_OBS_FILTER_LOGBOOK.txt

Esempio: AC_And_20070516_PCC_V_LogBook.txt dove PCC è il codice (o il nome dell'osservatore).

Un esempio di lobook puà essere scaricato qui.

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